ACNE

L’acne è una malattia del follicolo pilo-sebaceo, responsabile della comparsa di lesioni non infiammatorie (comedoni o “punti neri”) e lesioni infiammatorie (papule, pustole, noduli e cisti), più o meno gravi. Compare soprattutto nelle aree ricche di ghiandole sebacee, come ad esempio la T del volto, una sede estetica con una potenziale compromissione della qualità della vita del soggetto affetto. L’acne rappresenta una malattia cronica e recidivante, molto frequente nell’età adolescenziale (70-87% dei casi), ma non esclusiva di questa età.

La diagnosi dell’acne è di competenza del dermatologo. Consta di un percorso nel quale si interpretano dei segni caratteristici di questa malattia, per incasellarla in un contesto specifico che varia in base:

  • al tipo di acne (comedonica, papulo-pustolosa, nodulo cistica, nodulare, conglobata, mista)
  • al grado di severità di ciascun tipo di acne (lieve, moderata, severa, fulminans)
  • ad eventuali condizioni sistemiche associate

Il Laser Co2 ablativo comunemente utilizzato per il trattamento degli esiti cicatriziali derivanti da traumi o cicatrici chirurgiche, viene utilizzato con successo anche nelle cicatrici da acne. Un specifica modalità chiamata “ablativa frazionata”, permette la naturale rigenerazione cutanea. Gli spot (ovvero le micro colonne di energia), che superano il tessuto fibroso e penetrano in profondità nella cicatrice, mandano al derma segnali di rigenerazione, neo-vascolarizzazione, produzione di collagene. Di conseguenza il tessuto cutaneo viene indotto a rigenerarsi riducendo la profondità della cicatrice e rendendo la pelle più compatta e omogenea.

Ci sono controindicazioni per tale trattamento: Il laser non va eseguito in gravidanza e allattamento, su pelle abbronzata o se si ha in previsione a breve l’esposizione solare, o se si assumono determinati tipi di farmaci. Ovviamente l’acne deve essere in una fase non attiva, quindi perfettamente controllata dalle terapie mediche.